Ho già fatto riferimento alla semplificazione dei sapori, degli ingredienti delle pietanze, per tornare ad essere padroni del gusto.
Sono certa che quando vi è capitato di dover seguire un regime alimentare, dopo un po’ le pietanze elaborate non hanno esercitato più alcuna attrazione su di voi. Al contrario hanno generato una sorta di nauseabonda premonizione gustativa che ha escluso prontamente la possibilità di sceglierle.

Allora, considerato che molti , in questo periodo di feste e banchetti, non resisteranno alla tentazione di cibi e manicaretti cui sono affettivamente legati, ecco un semplice suggerimento salvalinea che si affianca a quelli già presentati a Natale. A pranzo e a cena cercate di combinare una sola pietanza con una sola verdura. La formula delle Combinazioni alimentari si basa sul principio di una gestione economica degli enzimi dell’organismo. Ogni cibo viene digerito attraverso enzimi specifici. La digestione si fa più semplice ed efficace quando gli enzimi che entrano in campo per volta sono pochi e lavorano sulla stessa tipologia di cibo (o carboidrati o proteine). La complessità del pasto, invece, coinvolge una gamma enzimatica più vasta che provoca un rallentamento dei processi digestivi. Selezionate allora un tipo di cibo per volta, semplificandone la preparazione. Permettete all’apparato digerente di riposarsi un po’, scegliendo a pasto una combinazione fatta di carboidrati e verdure oppure di proteine e verdure, senza aggiunta di pane (specie nel caso della combinazione con proteine animali). Per la frutta che, comunque, si pensa sia una soluzione ideale per una fase di depurazione, ne suggerisco l’assunzione mattutina, ricordando che una sostituzione integrale di un pasto con la sola frutta disorienta l’organismo che, non trovandosi sostanze adatte, invia segnali di stoccaggio di sostanze e immagazzinamento straordinario, generando il paradosso di un rallentamento metabolico e quindi di uno sgradito sovrappeso.
Perciò frutta a colazione e fuori pasto, meglio se nella mattinata, e poi acqua oligominerale e tisane leggere, depurative, digestive, carminative o rilassanti, o infusi di frutta, il tutto da sorseggiare nel corso della giornata regolando il fabbisogno di liquidi (d’inverno può bastare un litro e mezzo al dì). Resta sempre valida la regola del ritmo: se siamo abituati ad assumere sempre le proteine a pranzo cerchiamo di garantirle all’organismo, variando ogni tanto. Diamo un ritmo alla funzione digestiva e rispettiamolo. Così il nostro apparato digerente lavorerà meglio, in modo più efficiente, facendoci recuperare tanta energia e vitalità.