E dopo Natale c’è Capodanno. Non so voi ma io, puntualmente in questo periodo dell’anno mi prendo un momento (che in questi ultimi tempi dura addirittura giorni) per dedicarmi alla visione del nuovo anno. Il clima festaiolo porta ad allentare un po’ i ritmi e tra qualche giorno di vacanza e meno stress, tutti possiamo provare a fare questo esercizio d’Immaginazione creativa. A darci manforte in questo impegno c’è un’antica tradizione che un po’ in tutte le culture veniva riportata ed era quella delle Notti Sante.

Da Natale all’Epifania il periodo è propizio per focalizzare l’attenzione sul futuro lasciando che anche il nostro inconscio attraverso i sogni si sintonizzi su questo lavoro e ci porti, in chiave simbolica, indicazioni utili. Dopodichè diamo libero sfogo ai nostri desideri, a tutto ciò che abbiamo tenuto nel cassetto e vogliamo realizzare cominciando a collocarlo in uno spazio-tempo preciso nell’arco del nuovo anno. Diceva sempre un mio illustre amico “Il tempo è uno spazio da arredare”. Questo motto è stato uno degli insegnamenti più importanti della mia vita. Mi ha aiutata a vivere con maggiore fluidità gli eventi, sapendo che c’è un tempo per ogni cosa e che più distaccati si è più ciò che desideriamo si realizza. Qualcuno penserà che sia difficile essere distaccati in relazione ai desideri che muovono il nostro emotivo proprio per essere soddisfatti. E’ vero, ma, come la Psicosintesi in anni di pratica mi ha insegnato, occorre onestamente guardare come siamo fatti, conoscerci, avere simpatia anche per quelle parti di noi che vorremmo cambiare e che ci hanno comunque portato a ciò che siamo oggi, accettarle dunque, e infine, solo dopo averle riconosciute e accolte, possiamo provare a trasformarle, assecondando il nostro processo evolutivo. Allora le Notti sante rappresentano un momento “magico” per fare la lista dei desideri. Potete sbizzarrirvi a desiderare qualsiasi cosa : da cose materiali a cose immateriali,come il desiderio di cambiare un aspetto del nostro carattere, che magari troviamo superato, o la possibilità di conquistare una nuova maestria, sviluppando un talento che ci siamo sempre riconosciuti ma che magari abbiamo messo da parte o mortificato per anni. Ecco, fare l’elenco è un’ottimo metodo per seminare nel futuro e darci la possibilità di cominciare a dipingere la nostra vita con i colori che scegliamo di usare.
Riconoscersi la possibilità di realizzare i propri desideri è attivare in sé la Volontà per raggiungere i propri obiettivi e farne la lista aiuta a oggettivare la direzione che diamo alla nostra esistenza “Chiedi a un uomo quali sono i suoi desideri e saprai dove sta andando.”- ricordano i Saggi. Così non vi scoraggiate se avete perso l’abitudine a desiderare, a volte questa funzione della psiche viene svilita e messa da parte, spesso per un’illusoria necessità, non sapendo che è un po’ come spegnere la propria vitalità. E come si fa quando se ne hanno molti ? Anche in questo caso il meccanismo è paradossale: i desideri ci muovono e più li realizziamo, più rapidamente raggiungiamo un equilibrio, perché esiste un meccanismo detto di “saturazione” che ti permette di raggiungere un grado di soddisfazione senza dipendenza. In questo diamo fiducia al fattore evolutivo intrinseco di ogni essere umano che tende ad elevare la qualità dei suoi desideri, trasformandoli in aspirazioni. Ma per ora dedichiamoci ai desideri. Questa lunghissima premessa per parlare del desiderio comune a quanti si collegano a questo sito, ovvero assumere un rapporto sano ed equilibrato con il cibo e modellare la forma del proprio corpo. Se sentite che è arrivato il momento, forza. Usate la “semina” delle Notti sante per lanciare il progetto. Calcolate un anno per avviarlo, i tempi sono lunghi, il corpo fisico non risponde immediatamente, ha bisogno di tempo per trasformare la sua forma , ma questo tempo serve anche a noi per migliorare le nostre abitudini. Individuiamo dei campi d’azione, magari uno al mese e ripromettiamoci di onorare il proposito. Ad esempio potremmo valutare il rapporto che abbiamo con vari aspetti della cura del nostro corpo. Come il rapporto con l’Acqua, quanto beviamo nel corso della giornata ? ci assicuriamo un corretto ricambio idrico ? Senza esagerare, pensiamo di avere sufficienti liquidi puliti in corpo ? Dedicate un mese ad instaurare un sano rapporto con questo elemento, dentro o fuori di voi, prendendo l’abitudine di assumere tisane, o di fare il bagno nella vasca almeno una volta la settimana. Non sono grandi cose, ma vedrete che assunte con questa intenzione le abitudini resisteranno nel tempo. E così per il Movimento, quanto dedichiamo al dinamismo fisico nel corso della nostra giornata ? Non si tratta solo di iscriversi in palestra – per carità ben venga – ma di fare un passo di danza in più quando entriamo in cucina, di portare pesi in modo intelligente, di sistemare libri e ordinare casa con movimenti tonici che attivino saggiamente i muscoli, di camminare partendo dai glutei, senza “strascicare” i piedi. E poi la cura della pelle, l’abitudine ad usare creme e prodotti adatti, possibilmente naturali – vi ricordo che il 30% delle sostanze che compongono le creme passano direttamente in circolo, assorbite dalla pelle-. E infine lui, sempre lui, improcrastinabilmente lui: il Cibo. Fate un piano per rendervelo amico. Se avete riconosciuto delle ipersensibilità che vi hanno provocato recentemente coliche al colon, se la vostra ernia iatale fa le bizze, se ogni tanto si risveglia il reflusso gastroesofageo, usate queste feste per fare il vostro personalissimo piano alimentare. Io lascio i miei pazienti liberi di scegliere come “farcire” il menu’ quotidiano, basandosi su una rosa di alimenti che possono giostrare seguendo il loro gusto personale. All’inizio molti vorrebbero lo schema scritto della dieta, dopo , nell’impegno che mettono ad elaborarlo da sé, scoprono che è più facile far da sé per assumere buone abitudini alimentari e, la maggior parte delle volte, risvegliano una creatività gastronomica insospettata. Questo per me è il migliore risultato: perché so che quando ci si è assunta la responsabilità della propria alimentazione, si diventa realmente autonomi e ci si saprà alimentare correttamente in ogni occasione. Allora ci vogliamo provare ? Volete una volta per tutte assumere una forma che sia più coerente con Colui/Colei che vi sentite di essere ? Spero di sì. D’altronde se mi avete seguita fin qui in questo lungo articolo, vuol dire che la motivazione c’è.
Vi auguro di cuore che le Notti sante vi portino consiglio e fiducia necessari a realizzare i vostri desideri. Buon anno a tutti.
L’idea di utilizzare le “Notti sante” per lasciar defluire pensieri, aspirazioni, buoni propositi e nuove visioni è molto stimolante e aiuta a connettersi con ciò che si vuole essere veramente. Certo darsi dei tempi è più impegnativo perchè si ha paura di non riuscire a rispettare le scadenze oppure…si ha paura di avere scadenze! Provare a stilare un elenco può essere un buon mezzo per stabilire delle priorità e iniziare da quelle più importanti che però posssono sempre lasciare spazio a quelle minuzie che rendono più lieve la vita.
Grazie per questa proposta costruttiva e …via con l’immaginazione