Ritmo ed equilibrio: da novembre torniamo in radio per parlare di Prevenzione primaria

Il Cibo amico entra nel settimo anno di vita, anno di rinnovamento e la voglia di comunicare quelle intuizioni , le osservazioni e le riflessioni che scaturiscono dallo studio, dalla ricerca e dall’applicazione nel lavoro quotidiano, continua ad essere grande, ma sta cambiando la forma.

In sette anni l’informazione è cresciuta, molti sanno tanto. Perciò oggi la sfida nuova per noi operatori della salute non è più tanto informare, anche se occorrerà raggiungere un sempre maggior numero di persone e la conoscenza resta il primo passo per il cambiamento.

Adesso si tratta di mettere a punto strumenti semplici, “protocolli” chiari ed essenziali per favorire il cambiamento a favore della salute, promuovendo l’impegno individuale e sostenendone la persistenza.

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Oggi la sfida della Prevenzione primaria è “accompagnare” l’individuo nella suo cammino salutare di vita. E in questo, ammettiamolo, noi operatori troppo focalizzati sulla malattia, non siamo stati fino ad ora delle buone guide in questo senso. Abbiamo affrontato le emergenze, noi medici in particolare siamo stati sballottati da un caso acuto ad un altro, con sempre meno risorse per i casi cronici, dinanzi ai quali molti di noi si sono rassegnati ad una dipendenza  dal farmaco da parte del paziente. E’ troppo impegnativo per l’operatore e per il paziente attivare un processo di cura che affranchi il paziente:  quei pochi che però riescono testimoniamo che è possibile farlo. Educare al Ritmo e all’equilibrio per conservare la propria salute, altrimenti negletta e abusata, educare alla retta alimentazione e ad uno stile di vita che salvaguardi la fisiologia psico-fisica dell’individuo, richiede tempo e pazienza, quindi una vera e propria rivoluzione culturale.

Noi medici non possiamo farlo da soli.

Possiamo cominciare ad includere nel nostro team di lavoro la figura dello psicologo che si prenda cura della parte invisibile dell’individuo, e quella del naturopata perché è il consulente giusto che aiuta a riportare in equilibrio con supporti naturali lo stile di vita del paziente.

D’altronde ricordo la definizione di Salute che l’OMS  concordò e diffuse nel 1948 e che è valida ancora oggi. L’organizzazione mondiale della Sanità considera la Salute “uno stato di Benessere totale, fisico, emotivo e mentale, non la semplice assenza di malattia”.

E per parlare di Prevenzione primaria torno in radio e sul web. Da novembre, con la sezione siciliana della Sipnei, la società scientifica italiana che si occupa di Psiconeuroendocrinoimmunologia, branca multidisciplinare della ricerca e applicazione clinica che ci insegna a ragionare in termini di Rete, produrremo, con l’ausilio di radio Catania, una trasmissione di informazione sanitaria volta alla visione PNEI che restituisce all’individuo, al cittadino, la sua responsabilità al mantenimento della Salute. Ci occuperemo dei grandi temi della Salute nell’ottica della Prevenzione primaria. L’abbiamo intitolata Salute e Futuro, perché

la prevenzione è aver cura della nostra Salute,

il futuro della nostra salute lo costruiamo oggi e

dalla salute del singolo individuo dipende la salute dell’intero pianeta.

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