Dilemma, Vexata Quaestio, un tormento per chi ha sempre avuto un debole, ad esempio, per pandoro o panettone, simboli del Natale in cui si riconosce ogni italiano preferendo l’uno o l’altro proprio come chi tifa per il cioccolato fondente o il cioccolato al latte, la crostata o il pandispagna.
Non vi dirò cosa piace a me, perchè ovviamente anche io prendo posizione. Quello che non mi piace affatto e da qualche anno ho proprio abbandonato è il prodotto della grande industria alimentare.
Guardare gli ingredienti è in assoluto la prima regola: dove vedete grassi deidrogenati, aromi artificiali e farine raffinate 00 o ancora lieviti non meglio specificati, zucchero (che quando non specificato è sempre raffinato), se accettate di mangiarne anche solo un pezzettino, soprattutto a cena, vi assicurate per l’indomani un risveglio con bocca amara, indice di un fegato che ha faticato per smaltire sostanze che riconosce con difficoltà e con le quali proprio non riesce a ben dialogare.
Quindi , una volta scelto il più naturale, arrtigianale, bio che potete, ricordate di gustarlo nel momento adatto : è meglio la mattina per il ritmo metabolico fisiologico del nostro organismo (ricordate, i carboidrati entro l’ora di pranzo si smaltiscono con più facilità) .
Infine la quantità: non mi stancherò mai di ripeterlo, alle cene nutriamoci della convivialità, è molto più zuccherosa e appagante del nostro beneamato pandoro/panettone.
E buone feste a tutti.