Sabato scorso sono stata a Tremestieri Etneo, un comune limitrofo a Catania, invitata dalla mia amica Maria Grazia Gravagna a tenere una conferenza presso la Biblioteca Comunale, dove lei da qualche mese sta insegnando yoga. Ho scoperto un piccolo gioiellino di Arte e Cultura, tenuto su con molto rigore e amore dal dott. D’Urso, un bibliotecario che ha a cuore la diffusione di uno spazio culturale, realmente fruibile dalla cittadinanza. Mi è sembrato di entrare in uno di quegli spazi americani, il piccolo centro sociale, lo spazio comunitario dove puoi scegliere un libro, studiare, ascoltare un concerto, partecipare ad una conferenza, guardare un film, frequentare un corso di Yoga. Sono queste le attività che il “centro culturale”/ biblioteca di Tremestieri offre. E io, nel mio piccolo, ho dato un contributo a questa iniziativa parlando di una nuova cultura del pasto. Biblioteca Comunale Giuseppe Calabrò Tremestieri Etneo Abbiamo parlato della necessità di selezionare gli alimenti sulla base delle esigenze del corpo, ascoltandosi, riconoscendo i condizionamenti emotivi che sono alla base di molte scelte alimentari; del mettere insieme pochi alimenti per volta per alleggerire il carico digestivo, distribuendo i nutrienti nell’arco della giornata sulla base dei ritmi metabolici e dello stile di vita; del ridare dignità al tempo speso per i pasti, curando l’atmosfera nella quale si consumano: tanti accorgimenti, semplici, per lasciare andare l’ossessione imperante delle diete e rieducarsi ad un sano rapporto con il cibo. Argomenti che chi segue il “cibo amico” conosce bene. Mi ha fatto piacere ricevere il contributo attento e partecipe del pubblico, e vedere confermata l’attualità e la necessità di diffusione di questa cultura della Salute e del Benessere. Perciò continuerò a scrivere e a tenere conferenze e corsi laddove sarà utile, pensando che se anche solo un piccolo seme germoglierà nella coscienza di chi legge o chi ascolta, e lo aiuterà a cambiare qualcosa in meglio, sarà stato tempo speso bene.