Tante volte ho decantato la bontà delle fragole, a malincuore perché da tempo le ho catalogate tra gli alimenti per me a rischio perché liberatrici di Istamina, la sostanza che innesca le reazioni allergiche. Ma le fragole una volta non erano così belle. Di fronte a tanta perfezione negli ultimi anni sono rimasta perplessa. La natura ci fa diversi e ci ama proprio così, perché ciascuno di noi esprime una nota unica. Così è anche per gli altri regni di Natura, anche per quello vegetale. Però l’essere umano vuole essere creatore e in laboratorio si diverte a giocare da Dio dando vita a creature perfette che resistano agli eventi avversi e non debbano affrontare una selezione naturale.
Così qualche anno fa, è stata diffusa la notizia che per rafforzare i prodotti, al fine di una migliore conservazione, i laboratori OGM hanno inserito una componente modificando i semi. Si penserà a modifiche relative ad altre specie dello stesso regno, altre piante più resistenti. E invece no. Nel caso delle fragole l’industria alimentare si sarebbe inventata una modificazione tanto affascinante quanto perversa: una sostanza dell’esoscheletro dello …. Scorpione, per rendere le fragole più resistenti. Allora ? Se i fenomeni di intolleranza sono cresciuti, in parte lo dobbiamo anche alle modificazioni genetiche. Anche noi esseri umani siamo mutanti è vero, ma per diventare Xmen abbiamo bisogno di più tempo. E l’industria si sa, non ha tempo per la nostra salute.