Si è proprio così. A questo punto della consapevolezza umana che ha maturato altri livelli di coscienza, il nutrimento fa la differenza anche su altri piani, nel senso che un essere umano si nutre di tutto e comincia capire cosa gli dà energia o cosa gliene sottrae. Come nel caso di alimenti che possono potenziare la fisiologia organica o , in caso di “intolleranze”, depauperare le risorse, alla stessa maniera relazioni umane e contenuti che pervengono alla coscienza attraverso immagini e parole possono generare una condizione di stress improprio.
La Psiconeuroendocrinoimmunologia ha cominciato alla fine dello scorso secolo a spiegare le interconnessioni, quindi oggi sappiamo che tutto è Cibo. E oggi in particolare in un momento storico in cui la fruizione di messaggi visivi ha raggiunto il massimo, occorre consapevolezza per agire una capacità di discriminazione e di scelta che si è resa indispensabile.
Cito per tutte la dipenenza da serie TV, che è una forma altrettanto delicata quanto possa essere la dipendenza da una sostanza assunta per via orale. Quello che si forma nel nostro corpo sulla base di suggestioni ricevute dalle immagini o di suoni è in grado di condizionare la qualità dei processi fisiologici, dalla digestione al sonno. Si penserà: in organismi molto sensibili. Sì certo e quali esseri umani non lo sono specie nei primi decenni di vita ? Proprio quei giovani che per sfidare le proprie paure si sottopongono a stimoli visivi o si perdono nei frastuoni dissonanti da discoteca. Ci siamo passati tutti, certo, ma passati e non rimasti ad assorbire più di tanto. Da curiosa mi sono intrufolata in certe serie TV che hanno fama di essere originali per tematiche che hanno del misterioso. Se ai miei tempi c’erano Dario Argento e gli zombie, oggi si parla di “tempo circolare” e alla “risonanza limbica”, temi accattivanti peccato che gli sceneggiatori debbano sempre usare linguaggi dark per trattarli ,evocando emozioni di tensione e paura, portatori di non benefici crampi alla pancia e pessima qualità del sonno.