Prendersi il tempo per sentirsi sazi

In una società che corre, il lusso maggiore è ….il Tempo.

Molti anni fa tenni una serie di seminari sull’Arte di Gestire il Tempo. Per un mese invitavo le persone a levare l’orologio e a vivere senza l’assillo di sapere che ore fossero, cercando invece di sviluppare una percezione nuova, meno materialistica e lineare, del tempo. Non vi dico la sorpresa di manager, guariti dal pressing del “Kronos”, che hanno ritrovato il sorriso del “Kairos” (per i greci il tempo interno). Il tempo è un fattore essenziale anche nella nostra fisiologia, soprattutto in relazione all’alimentazione.

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“A tavola non s’invecchia” recita un celebre motto. E’ stato dimostrato che i recettori gastrici impiegano  dai 20 ai 30 minuti per inviare i segnali di sazietà al cervello.  Mangiare velocemente impedisce di sentirsi sazi, induce a mangiare di più e a non assimilare bene. Inoltre chi mangia rapidamente non permette alla lingua di riconoscere il gusto degli alimenti e di farne elaborare la loro saturazione  dal cervello. Conoscere la distribuzione dei recettori del Gusto sulla Lingua potrebbe essere la prima regola dietetica.

Per ridurre il desiderio di dolci, dovremmo imparare a gustare le pietanze con la punta della lingua dove si trovano i recettori del “dolce”.

Chi tende a ingoiare rapidamente il cibo gusta soltanto l’”amaro” , i cui recettori si trovano alla base della lingua, ecco perché nel tentativo  di compensare questa sensazione, continua a cercare sapori soddisfacenti e continua a mangiare. Sempre di più comprendo che siamo sistemi complessi e che un po’ di tempo in più dedicato a conoscerci veramente potrebbe aiutare.

 

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