Ho appena finito di leggere il libro di Federico Rampini, il corrispondente di Repubblica a New York, intitolato “Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo”.
E’ dedicato ai ” baby boomer”, generazione che comprende i nati dal 1945 al 1965. Io ci rientro in pieno e in effetti mi ci sono ritrovata dentro fino al collo, per gusti, scelte di campo, verve innovativa (drammatico , e io che pensavo di essere una originale, fuori dal coro). Che c’entra questo con il Cibo ? c’entra, c’entra… I baby boomer sono responsabili di buona parte della crisi che viviamo oggi. Tra gli 80 e i 90 nel loro/nostro edonismo sfrenato siamo entrati nella materia con forza e abbiamo messo in moto tante tendenze, new waves, che hanno rapidizzato il cambiamento degli ultimi decenni. Vi rimando al libro per una riflessione più accurata. In effetti siamo una generazione ampia, portatrice di molte contraddizioni, anche in relazione al cibo. Siamo quelli che hanno seminato il “paninaresimo” ma hanno anche spinto il “vegetarianesimo”, abbiamo fatto incetta di patatine fritte e abbiamo professato il “biologico”. Siamo una generazione variegata. Abbiamo incarnato tante idee e abbiamo fatto un po’ di confusione, siamo la generazione di transizione tra il VecchIo e il Nuovo mondo e tocca noi trovare la soluzione anche ad una crisi di identità che abbiamo contribuito a creare. Perciò, tornando al cibo, se la Coca Cola è stata il nostro vessillo di adolescenti, adesso è tempo di recuperare le Noci di Cola e magari puntare sulla qualità di un prodotto biologico che ci faccia digerire meglio. Noi baby boomer possiamo farlo.