Dal numero di novembre 2010 di “Sicily Donna”, una elegante rivista mensile che si occupa del volto femminile della Sicilia, traiamo l’intervista che la giornalista Antonella Barbagallo ha fatto all’autrice di questo sito, prendendo come riferimento i suoi trascorsi di giornalista professionista televisiva.
“Donne non si nasce, si diventa”. Simone de Beauvoir
Breve nota biografica dell’autore
Mariuccia Sofia, medico-chirurgo, esperta in Nutrizione, Fitoterapia, Omeopatia e Counseling medico-psicologico ad indirizzo psicosintetico, già giornalista professionista, si occupa di ricerca nel campo della Medicina energetica. Da circa un decennio studia nella pratica clinica gli effetti dell’Alimentazione sulla Psiche ed ha avviato un programma di autoconsapevolezza, grazie al quale accompagna i pazienti alla scoperta di nuovi equilibri psico-fisici, anche attraverso l’alimentazione.
Esperta di Vocalità e Dizione, ha pubblicato nel 2000 per Hermes edizioni il “Manuale di Educazione della Voce”.

Amabile, garbata, per vent’anni è entrata nelle case dei siciliani informando sui fatti del giorno e intrattenendo il pubblico più giovane con programmi pomeridiani. Mariuccia Sofia, poliedrica ed eclettica, dotata di un perfetto equilibrio tra il suo, anzi, i suoi ruoli professionali e quello più privato di mamma, ha esplorato nel periodo della sua assenza dal video una pluralità di modi di esprimersi fluiti dal suo inesausto desiderio di scoprire Se stessa. Dopo anni di meritati successi alla conduzione dei “Tg” di Telecolor – Antenna Sicilia, a 37 anni ha invertito la rotta e ha deciso di dedicarsi alla sua vocazione originaria: la medicina naturale. Con la sua voce gentile e la sua bella dizione spiega:“Mi piace pensare che il cambiamento sia una prerogativa di tutti gli esseri umani in ogni fase della vita. Spesso sono i condizionamenti sociali a ingabbiarci in immagini statiche di noi. Non tutti hanno l’opportunità di cambiare mestiere in modo radicale come ho fatto io, ma è certo che la spinta al rinnovamento è sempre presente nella coscienza di ogni essere umano e, assecondare questa spinta sin nelle piccole cose, permette di cambiare, aggiornare e innovare anche la più apparentemente monotona delle professioni. Avrei forse potuto continuare a fare la giornalista professionista, ma probabilmente le condizioni ambientali non erano più favorevoli per assecondare questa spinta”. Medico, omeopata, fitoterapeuta, la Dott.ssa Sofia si occupa principalmente di educazione alla salute e aiuta i suoi pazienti a risalire, attraverso percorsi di autoconoscenza, alla vera causa del disturbo emotivo o psicologico per ristabilire, dopo un adeguato svezzamento farmacologico, una condizione di equilibrio.
Indubbiamente il passato è una parte fondamentale del nostro presente e Mariuccia Sofia riconosce in Mario Giusti e Pippo Baudo due guide eccellenti, ed è grata anche ai colleghi di lavoro, alla formazione in Psicosintesi e al marito Roberto che si è preso cura dei loro due figli nelle giustificate assenze della mamma. “Credo che l’amore ai figli si trasmetta oltre che attraverso la presenza, anche attraverso l’esempio”. E, a proposito del rapporto genitori -figli, Mariuccia espone la tesi del contratto coppia – contratto famiglia.”L’idea, – spiega- certamente provocatoria, nasce dall’osservazione di come molte giovani coppie, al momento di riverificare la loro relazione, mettono in mezzo i figli come fossero un loro diritto.Si basa sulla necessità di rinnovare il contratto della coppia ogni 5 anni, quello con i figli dopo 21 anni. E’ vero che poi sentimentalmente restiamo legati ai nostri figli per tutta la vita, ma funzionalmente il contratto dopo i 21 anni del figlio andrebbe trasformato in un rapporto di “fratellanza” quest’ultima intesa come un insieme di valori, quali l’ascolto, il rispetto e il sostegno che ogni essere umano dovrebbe impegnarsi a offrire in una relazione interindividuale”.
Origini lombarde, anni di studio nella capitale, spesso fuori per motivi di lavoro, Mariuccia Sofia ama considerarsi cittadina del mondo “il mio posto è dove ho un compito da svolgere, dove mi sento utile”. L’iperattività di questa donna, il suo spirito filantropico, hanno un comune denominatore: la passione. Le si illumina il viso quando afferma con sentita convinzione: “Dovremmo scegliere di fare ciò che amiamo in modo sano, etico, che sia il meccanico, l’ingegnere, lo scrittore , dedicare spazio della nostra quotidianità alle cose in cui pensiamo di esprimere al meglio noi stessi perchè non c’è qualità in quello che fai se non c’è passione”.
Chissà quali altri luoghi ed evoluzioni nel suo futuro; per il momento conclude: “Sono molto grata a tutti i percorsi sperimentati in questa esistenza. Ostacoli e opportunità mi hanno permesso di diventare quello che sono”.
Antonella Barbagallo per SicilyDonna – Novembre 2010