Ho coniato questa regola per i miei pazienti agli inizi della mia attività perché una delle cause più frequenti nell’insorgenza di intolleranze alimentari è la ripetitività del consumo di alimenti che annoierebbe anche il più santo e pedante degli organismi.
A volte spiego ai miei pazienti che così come loro si annoierebbero a vedere o a sentire le stesse cose tutti i giorni, senza variare mai, così l’organismo satura la sua disponibilità a trattare degli alimenti abbastanza presto, ma dà segni di intolleranza solo dopo aver inviato altri segnali mai colti da chi non ha l’abitudine ad ascoltare il corpo.
Così forme ipertensive, cefalee, a volte manifestazioni di reflusso gastrico, come gonfiori intestinali, per non parlare di alterazioni dell’alvo, sono i primi segni di un disagio da “noia” prima che diventi vera e propria intolleranza alimentare. Segni che con una dieta equilibrata e ben bilanciata, con qualche “giorno di digiuno” da una serie di alimenti “sospetti”, scompaiono senza dar luogo ad altre conseguenze spiacevoli.
Quindi la regola del Max 2 vuol dire: avete la frutta da mangiare ? Bene sceglietene tre tipi e fateli ruotare nel corso della settimana, così per la verdura, i cereali, le farine, le carni e i pesci, i legumi.
Siate vari e curiosi, sperimenterete nuovi sapori senza rinunciare ai vecchi, ma ridimensionando e riequilibrando abitudini che l’organismo non accoglie più. Sarà un percorso di consapevolezza che richiederà un po’ di tempo e un po’ di pazienza, ma il vostro corpo vi ringrazierà, gratificandovi con uno stato di salute ottimale.