Affrontiamo l’Influenza

Sono alle prese con la gestione dell’Influenza.

E’ una sfida di stagione e si manifesta soprattutto colpendo le prime vie aeree, con antipatiche ripercussioni intestinali (questo nella sua forma più completa) e in molti casi anche con strascichi bronchitici.
InfluenzaCi sono le forme con febbre e quelle senza, ciò che è certo è che, come ogni influenza che si rispetti, è molto contagiosa. Molti pazienti mi chiedono se ci sono cibi preferiti da assumere durante il periodo influenzale, anche per prevenire il contagio.

Allora ho deciso di scrivere queste poche note per offrire qualche indicazione utile ad affrontare questo periodo, che, inesorabile, si presenta ad ogni inverno.

Intanto è sempre una buona prevenzione verificare i parametri vitali di questo periodo. Proviamo ad evitare i sovraccarichi di lavoro, e, se proprio non possiamo farne a meno, cerchiamo di trovare il giusto ritmo (anche perché se ci ammaliamo, il mal di testa e la febbre rischiano comunque di farci perdere giornate di lavoro, giusto ?). Diamo spazio ad una buona igiene quotidiana che renda l’organismo più saldo ed adattabile agli sbalzi di temperatura. L’ideale sarebbe la tecnica delle spugnature: dopo la doccia asciugatevi con una tovaglietta bagnata d’acqua a temperatura ambiente e poi strizzata. L’effetto di contrasto termico farà produrre più calore al vostro organismo e permetterà la fuoriuscita di tossine per evaporazione (una sorta di minisauna finlandese che non stressa l’organismo). Vestiamoci a cipolla cercando di mantenere la temperatura corporea stabile, evitiamo di star troppo vicini a termosifoni e fonti di calore. e lasciamo respirare il nostro corpo (perciò vestiamo con abiti fatti di materiali naturali e non sintetici, cerchiamo di dormire senza termosifoni accesi, evitando coperte di pile o piumini sintetici). Fate respirare il corpo. Vale per l’adulto e ancora di più per il bambino. E a proposito di respirazione, respirate normalmente e permettete all’aria fresca di entrare nei vostri polmoni. Solo se l’aria è fredda va filtrata, con una sciarpa o un foulard per non creare piccoli traumi termici alle prime vie respiratorie se già infiammate, altrimenti l’organismo ha un ottimo potere di adattamento e va riconosciuto in questa sua capacità.

E ancora non state troppo di fronte alla TV, lo so che è un modo per passare il tempo ma su TV e PC scoprirete in questi casi che sono dei potenti assorbi-energia, svuotano in tempi normali, figurarsi se siete già in deficit.

E poi l’alimentazione: è inutile dire che la natura in questo periodo ci mette a disposizione materie prime che attivano la nostra risposta immunitaria . Gli antiossidanti rappresentati dalle vitamine degli agrumi e gli stimolanti presenti in verdure come le crucifere (broccoli e cavolfiore ad esempio) che con il loro iodio, attivano la tiroide, danno energia e vitalità all’organismo. Un alimento che va ridotto in questo periodo è il latte con i suoi derivati, ridotto ma non eliminato del tutto. La sua azione sedativa può essere di conforto, ma  la condizione di irritazione che provoca alle mucose, induce queste a proteggersi producendo muco in eccesso. Questo  non aiuta le vie respiratorie che si trovano di fronte all’influenza già infiammate e iperproduttive. E’ un problòema che riscontriamo frequentemente nei bimbi che come base della loro alimentazione hanno il latte.

Provate a intensificare l’assunzione di semi oleosi, frutta secca e frutta fresca, mandarini e clementine, non esagerate con le spremute d’arancia, cercate di preparare minestroni e passati di verdure di stagione che possano dare ai bimbi quella riserva vitaminica che li potenzia e riducete il consumo di zuccheri, soprattutto nell’anziano. L’organismo lotta di più a dover contrastare gli alimenti ossidanti, in un momento in cui ha bisogno di tutte le sue risorse per mantenersi agile e adattabile e, quindi, prevenire l’influenza con un sistema immunitario efficiente.

Per prepararsi alla stagione fredda la Fitoterapia oggi ci mette a disposizione le “piante adattogene”, fitocomplessi che aiutano l’organismo ad adattarsi più rapidamente alle condizioni di stress. L’ Eleuterococco ad esempio è una di queste piante, anche l’Echinacea rafforza il sistema immunitario. Naturalmente queste indicazioni vanno valutate sempre con il proprio medico, caso per caso. Non generalizzate mai. Lo stresso dicasi per i vaccini, parlatene con il vostro medico di famiglia, saprà suggerirvi il rimedio più adatto. E a proposito di  vaccini  permettetemi un’ osservazione. Un corpo in equilibrio non deve aver paura dell’influenza. L’abitudine di vaccinare la popolazione, non limitandosi alle fasce sensibili per le quali l’influenza può compromettere la vita, è una pratica che secondo molti specialisti, ha ulteriormente indebolito il sistema immunitario di buona parte della popolazione. La vera prevenzione è fatta di ritmo e buona educazione alimentare e di vita, se ci affidiamo a un vaccino per sopperire alla “maleducazione” con cui trattiamo il nostro corpo, ci aspetta un sistema immunitario che vacillerà di fronte a ben altre sfide. Lo scorso anno lo scandalo della doppia vaccinazione suggerita per l’influenza di tipo A , definita “suina”, proposta in accoppiata con quella ricavata dal nuovo ceppo, ha fatto levare gli scudi alla classe medica, oppostasi con forza a questa pressione farmaceutica. Il senso della misura e il corretto rapporto con il corpo non devono farci dimenticare la responsabilità che come esseri umani abbiamo nei confronti di noi stessi. Il nostro medico lo sa e può consigliarci. Così di fronte a certe tentazioni, è il caso di dirlo, non ci lasceremo più “influenzare”.

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