Ingerire cattive notizie fa ingrassare

Volti. E’ bello guardarli. E’ bello seguire i movimenti della bocca o riuscire a catturare uno sguardo. Di una persona di solito cogliamo il volto, la sua espressione in continua mutazione che rivela ansia o soddisfazione, allegria o dispiacere. Volti. In questi giorni il volto che mi è rimasto impresso è quello di Martina, la figlia 23enne di Giuseppe Giangrande, il carabiniere ferito nella sparatoria di domenica scorsa. Il suo volto ripreso in conferenza stampa, pubblicato sulle prime pagine dei giornali, mentre comunicava un messaggio di “solare dolore”, mi ha fatto riflettere sull’importanza che dovremmo dare al momento della condivisione dell’informazione, consumata invece con una forma maniacale congestiva che finisce per “normalizzare” gli eventi più drammatici. Perciò abbasso gli onnivori dell’informazione, abbasso chi segue tutti i tg mentre è in bagno, in macchina, a pranzo, o in  stazione. Abbasso i giornalisti che inseguono i parenti peggio di sciacalli che inseguono la preda. Abbasso i direttori dei giornali che sperano di vendere qualcosa in più grazie alle notizie più infelici, e Abbasso chi premia questo modo immondo di fare informazione. Quando ho lasciato il mondo del giornalismo ero nauseata del fatto di avere spazio sui tg nazionali per parlare della Sicilia solo per il triplice omicidio di mafia o per la malasanità. Queste cose esistono, ma quanto sono oggettivamente amplificate dalla “malastampa” ?

Tanti vogliono mettersi a dieta per dimagrire. La PNEI ha dimostrato che lo stress fa ingrassare. I mass media sono fonte di stress, amplificano le nostre paure e ci fanno vivere in un mondo peggiore di quello che realmente è. Allora, per prima cosa, occorre mettersi a dieta dalle informazione. Se siete compulsivi nell’uso dei mass media (web incluso) pensate che questa modalità si riversa direttamente sul vostro modo di relazionarvi con il cibo. Chi è compulsivo con l’informazione lo è anche in tanti altri campi della vita. Il vantaggio di chi si mette a dieta dalle notizie è quello di abbassare lo stress e dare tempo all’organismo di disinfiammarsi dalle informazioni nocive, “malcucinate” dalla maggior parte dei cronisti di turno. Meno info più salute.

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