Cucinare Insieme

Sull’atto creativo del cucinare credo che nessuno di noi abbia dubbi. E’ qualcosa che ci riempie il cuore che coinvolge i nostri sensi e che ci permette di essere più vicini al creatore di quanto crediamo.
Insegnare ai piccoli l’arte culinaria è un’opera formativa delle più nobili.
piccolo chefLo sanno bene generazioni di nonne che hanno salvato antiche tradizioni trasmettendole con il loro amore a generazioni di nipoti. E’ un imprinting che non tutti hanno avuto la fortuna di ricevere, ma che oggi, al di là della tradizione familiare viene ripreso con successo da corsi, iniziative scolastiche persino trasmissioni televisive in cui i piccoli gareggiano in squadra per creare il miglior gelato, piuttosto che la migliore torta.
In queste situazioni, lavorare insieme, dare vita e corpo ad intuizioni, svolgere in poco tempo un compito coordinando il proprio sforzo con quello degli altri componenti la squadra, è sicuramente molto evolutivo. E’ una bella sfida, trovare nei limiti di tempo concessi soluzioni a problemi pratici, dando rimedio ad un soufflè sgonfiato o ad una pietanza insipida. E se a farlo sono ragazzini dagli 8 ai 12 anni che ci provano insieme, ti accorgi di come queste sembrino prove tecniche di Attività di gruppo.
Credo che chi impara a gestire questo tipo di “emergenze” da adulto potrà avere più chance a cooperare con i suoi simili per la creazione di un bene comune. Perciò penso che il futuro, tra i programmi formativi scolastici, premierà l’arte culinaria e, se non ci dovesse pensare la scuola, spero che le famiglie tornino ad occuparsene.

Un commento

  1. Alfio

    Bell’articolo di cui condivido ogni passaggio.
    Ma tornando alle nonne, cucinare ai tempi della mia nonna era ritenuto (e mia madre lo ritiene tutt’oggi) “cosi di fimmina”: peccato, per me, ovviamente!
    Oggi, fortunatamente, non è più così ma, sempre per me, cambia poco: io ho solo…”figghi fimmini”.

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