Tutti pazzi per…il Cibo. Dieta Dukan e Dieta col sondino, terapie o miraggi?

Sono entrata sul forum al Femminile. Come sono rabbrividita a proposito delle diete fai da te, di cui la Dukan è una delle massime espressioni. Dio mio! 6 miliardi e 200 milioni di persone, del 20% che può mangiare più della metà, oltre 600 milioni, preoccupate dal peso, impegnate a trascorrere la vita inseguendo una forma ideale, mentre il corpo fa altro, chiede forse altro.

In autogrill mi fermo al box dei libri più venduti e fra i primi dieci ci sono manco a dirlo “la dieta Dukan”, “Cotto e mangiato”, “Apro il frigo e cucino”, “Mantenere il peso è facile se sai come farlo” . Sono senza parole.

Qualcuno mi chiede perché non mi getto nella mischia e pubblico un libro in controtendenza. Chissà forse, un giorno, ma nel frattempo provo a restare lucida. D’altronde Il blog ha il vantaggio della freschezza, della fluidità. Forse non ho voglia di imbarcarmi in un libro, l’ho già fatto tredici anni fa con un libro sulla Voce, troppo avanti allora, e forse ancora oggi. Libri a parte, e non cito le rubriche televisive, e gli interventi dei nutrizionisti, mi preoccupa un po’ l’eccesso di attenzione al cibo. “Perfetto”- dirà qualcuno – “sta crescendo l’attenzione all’alimentazione”. Sì certo, ma anche l’atteggiamento ossessivo di gran parte dell’opinione pubblica solo femminile un tempo, ora anche maschile. Insomma non si salva più nessuno.

Dieta Dukan
Dieta Dukan (fonte foto)

E ora parliamo della Dukan.

Prima di andare in ferie due pazienti mi hanno chiesto chiarimenti su questa dieta che prende il nome da un celebre dietologo francese.

La proposta si articola in varie fasi, quella iperproteica d’attacco, quella di crociera, con inserimento di alcune verdure, quella di stabilizzazione che prevede alcune aggiunte di grassi e cereali, e infine la norma igienica per la vita legata ad una giornata iperproteica alla settimana e nell’assunzione di crusca d’avena.

Passo il mio tempo a cercare di educare i miei pazienti al rispetto per il corpo e poi la tentazione della dieta “che ha fatto entrare Kate Middleton nell’abito da sposa in poche settimane” fa cascare nuovamente l’asino o somaro che dir si voglia.

Solo una breve considerazione sui rischi della Dukan.

  • A parte quello più serio di perdere il contatto con la realtà del corpo che ci parla attraverso i 5 sensi – e questa dieta mortifica il gusto – il rischio riguarda la possibile carenza di vitamine e minerali, tipica delle diete iperproteiche, che quindi richiede di prevedere l’utilizzo di integratori alimentari chimici che sappiamo hanno una resa minima sul reale fabbisogno del corpo;
  • altri rischi sono rappresentati dal probabile aumento del colesterolo, dalla costipazione, dall’alito pesante, con secchezza delle fauci e dalla stanchezza conseguente al sovraccarico metabolico che il grande consumo di proteine richiede.
  •  Inoltre, potrebbero essere deludenti i risultati per coloro che mirano a una perdita di peso inferiore ai 5 chili, con possibile recupero rapido del peso come conseguenza della rapida perdita, che in più può avvilire il corpo stancandolo proprio con la velocità del calo ponderale. E poi mancano i lipidi di origine vegetale (vedi l’olio che per noi mediterranei è alla base della buona salute). Insomma la sensazione è quella di essere ancora una volta di fronte ad una dieta di tipo consumistico, non volta al reale benessere del paziente. Nella mia attività mi sono confrontata più volte nel sostegno a pazienti obesi che hanno intrapreso grossi sacrifici per cercare di invertire la loro tendenza ad ingrassare. Ogni caso è a sé, in particolare con alcuni mi sono trovata di fronte a trattamenti con l’alimentazione a base di preparati liquidi introdotti per via nasale attraverso un sondino sino all’apparato digerente. Questi pazienti, assumevano questi preparati per 10 giorni al mese, proseguendo la terapia con una dieta ipocalorica per altri 20 giorni. Questi cicli di alimentazione con sondino nei casi più gravi vengono ripetuti per mesi finchè l’organismo risponde. L’esperienza mi ha fatto osservare come questi pazienti debbano non perdere il contatto con il cibo, continuando a prepararlo magari per gli altri membri della famiglia, osservare e correggere le abitudini errate che hanno portato a perdere la percezione della fame (mangiare a tutte le ore, mangiare in piedi, mangiare davanti alla tv, ecc.) e soprattutto riflettere sulla loro forma fisica, scollegandola dalla quantità di cibo immesso. Perché non si accumula peso solo perché si mangia tanto, ricordate ?
  • Posso comunque comprendere quest’approccio integrato, difficile, ma in certi casi ultima spes prima di interventi ancora più drastici. Quello che invece è drammatico è che la “dieta del sondino” sia stata diffusa anche a coloro che grandi obesi non sono ma sono solo in sovrappeso. La stessa Fensin, la Federazione delle maggiori società scientifiche di Nutrizione e Dietetica, ha denunciato la mancanza di prove di efficacia e di regole per selezionare i pazienti.
  • Il Corpo non è un mulo, né un somaro. La logica del bastone e della carota non funziona con gli animali, e vorremmo veramente farla funzionare su noi stessi ?

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